Le fruste sono state il primo strumento supersonico costruito dall’uomo. Infatti lo schiocco della frusta avviene quando il cracker accelera fino a superare la velocità del suono, creando un bang supersonico, anche se piccolo, che rompe il muro del suono. Affinchè un qualunque tipo di frusta schiocchi, deve essere in grado di trasferire l’energia del movimento angolare iniziale lungo il corpo della frusta fino alla sua estremità. Poiché la massa della frusta diminuisce progressivamente, per mantenere l’energia costante, essa deve aumentare la propria velocità in modo progressivo, fino a superare quella del suono.
Ma da quali parti è costituita una frusta ?
Semplificando quasi tutte le fruste hanno tre sezioni:
- impugnatura
- il corpo della frusta o thong
- il cracker o popper (Ovvero la parte finale che schiocca)
Possono però avere molti più dettagli come una fascia per il polso (loop), nodi decorativi all’inizio dell’ impugnatura e o nel punto di intersezione tra impugnatura e corpo. (A volte dopo il pomello vengono aggiunte rifiniture metalliche). Mentre tra il corpo e il cracker può esserci il fall, una singola striscia di pelle di una lunghezza variabile in base alla frusta. In alcune fruste il fall viene lavorato in modo da creare meno resistenza possibile. Alcune fruste però ne sono sprovviste come le signal whips.
Alcune parti delle fruste come cracker e fall tendono però a deteriorarsi, quindi devono essere facilmente sostituibili.
Quando si parla di fruste, una delle prime immagini che ci può venire in mente è quella della classica frusta di pelle, ma esse possono essere create anche con altri materiali come il paracord o altri materiali sintetici. Il tipo di materiale utilizzato ha un’importanza non irrilevante sulla qualità e sul costo finale dell’opera. Perchè alla fine di tutto l’arte è creatività e la creatività è arte. Un’altra caratteristica comune è il numero di strand o strisce, utilizzate per realizzarla. Di solito di utilizzano dagli 8 ai 18 strands, aumentando di quattro in quattro. (Quindi 8+4,12+4 etc…), mentre alcune fruste da collezionismo hanno anche più di 24 strands. Il numero degli strands o strisce ha sia un impatto sull’estetica che sul costo, ma anche sul diametro dell’impugnatura stesso e del corpo della frusta.
Per fare una distinzione tra i vari tipi di frusta basta guardare l’impugnatura, che può essere rigida o flessibile. Tra quelle rigide troviamo le bullwhips ad esempio. Mentre tra quelle flessibili troviamo ad esempio le snake whips.
Ma lasciamo un attimo da parte le bullwhips di cui parleremo dopo e andiamo a parlare della struttura della frusta.
Le fruste sono costruite in strati successivi, partendo dall’interno. La parte iniziale si chiama core ed è il nucleo centrale. Attorno al core vengono costruiti più strati, alternando un belly ed un bolster. Il belly è in sostanza un intreccio di strisce, mentre il bolster è una striscia triangolare avvolta e tenuta in posizione da un filo resistente. Il numero di starti di cui è costituita una frusta può variare in base al tipo. La parte finale esterna viene chiamata overlay, ed è la parte più importante esteticamente.
Tenendo a mente che il diametro della frusta va diminuendo i vari belly ed anche l’overlay devono essere creati in modo da assecondare l’assottigliamento.
Torniamo adesso a parlare delle bullwhips o nel dettaglio dell’american bullwhip.
Queste fruste sono uno dei tipi più diffuso.
L’impugnatura rigida può essere di forma cilindrica regolare oppure può avere una leggera forma conica con la parte più sottile verso l’estremità iniziale. In oltre l’impugnatura può essere ricoperto o meno dall’intreccio della frusta. All’estremità iniziale dell’impugnatura c’è un nodo decorativo di forma tondeggiante o cilindrica a cui può essere attaccata una fascia per il polso. Di solito l’impugnatura ha una lunghezza di circa 20 o 30 centimetri ed in questo caso si parla di American bullwhip. In oltre, tra impugnatura e frusta solitamente, ma non sempre c’è un ulteriore nodo decorativo di transizione, dove può cambiare il pattern. Il corpo della frusta o thong si assottiglia sempre di più fino al punto di innesto del fall a cui viene attaccato il cracker.
Le fruste in Romagna
In Italia, ci sono tradizioni popolari antiche, che rendono la storia molto più interessante di quella che si studia a scuola.
In Romagna, gli schioccatori o in dialetto gli sciucarè di fruste sono una delle tipiche tradizioni, la loro origine è contadina. In pratica quando si arava il campo, una persona aveva la mansione di schioccare la frusta in aria per intimidire i buoi che non andava al giusto ritmo. Diciamo che era un incitamento per farli andare nella giusta direzione. I buoi aratori nella tradizione romagnola venivano chiamati Rò( quello a destra) mentre Bunì (quello a sinistra che camminava sul solco).
Con l’avvento dell’età moderna, e con i buoi sostituiti dai trattori il ruolo dello schioccatore è andato sbiadendo. La fantasia però è venuta in aiuto di questo popolo, trovando il modo di recuperare questa antica tradizione.
Gli schioccatori oggi sono una parte integrante delle esibizioni di liscio. Infatti, salgono sui palchi, schioccando le fruste a tempo di musica.